La canzone che ti devo è un piccolo mémoire, una di quelle scatole piene di oggetti, dimenticate in qualche angolo della casa che ogni tanto tornano a farci sorridere e tremare. L’infanzia, l’adolescenza e il presente si rincorrono attraverso ricordi, canzoni e incontri straordinari: quello con Maddalena, la prostituta transessuale del Salon Corona, quello con De André e poi la nonna Antonietta, che toglieva il malocchio e vietava la musica in casa. Infine, l’incontro con l’amore che nasce, finisce e rinasce. Un carnevale di personaggi che popolano una traiettoria surreale, che parte dalla Napoli di Maradona, arriva a Parigi, e alla Biennale di Venezia, fino a Città del Messico, passando il Molise. Un racconto intimo e delicato, vivo e sonoro, impresso in questo ritratto di famiglia buffo e nostalgico. Una voce cantante e temeraria, orchestra un rituale collettivo e arriva come una spina nel fianco della nostra memoria e dei nostri sentimenti.