È un disco scritto in prima persona senza l’intenzione di essere autobiografico.Ci sono dentro persone, pensieri e cicatrici indispensabili, sono in un certo senso canzoni promemoria, che ribadiscono, a me per primo, la differenza tra tenere e a mente e non dimenticare.
IL CIGLIO DEL VULCANO
Al destino non interessa se gli diamo il merito o la colpa, per lui è praticamente la stessa cosa.
OK EMANUELE
Se fossi stato di Bologna forse l’avrei chiamata “L’avvelenata”.
CREDO
Credo nel rock&roll ma molto poco nelle rock&roll stars.
BUONA FORTUNA
Per imparare a volare servono le vertigini e una bella spinta, non qualcuno che ci tiene per la maglietta.
ERIKA
Canzone spudoratamente dedicata.
BELLI DRITTI SULLA SCHIENA
È una lettera scritta a qualcuno per parlare di se stessi, dei cani recintati, dell’estetica dei nani da giardino e del su e giù, del su e giù, del su e giù…
LA FORTUNA DI PERDERSI NEL BOSCO
Canzone spudoratamente d’amore.
GERICO
I muri lasciamoli ai muratori.
UN TRENO PRESO A VELLETRI
Scritta tra Velletri e Roma, sul treno. È un flusso di pensieri riordinati, volutamente scritti a caso.
IL PANE E LA FARINA (canzone per Gabriele)
Guardare nelle parentesi